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Le variabili – #7 linguaggio C

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Se ti sei perso la guida precedente clicca qui: La funzione main.

In questa guida scopriremo il significato della quarta riga del codice preso in esame, la quale corrisponde alla dichiarazione delle variabili utilizzate nel programma.

1 /*Somma di due numeri*/
2 #include <stdio.h>
3 main(){
4      int a, b, s;
5      scanf("%d %d", &a, &b);
6      s = a + b;
7      printf("%d", s);
8 }

Cosa sono le variabili?

Le variabili sono degli elementi indispensabili nel mondo della programmazione che, come abbiamo visto nella parte introduttiva di questo corso, servono per memorizzare al loro interno un numero o una stringa che possono variare durante l’intero corso del programma.Nel nostro esempio le variabili sono a, b e s. a e b rappresentano i due addendi mentre s rappresenta la somma.

Una variabile è composta da due elementi:

  • Il nome che dovrà identificare univocamente la variabile stessa all’interno del programma (a e b). In parole povere, non ci possono essere due variabili con lo stesso nome. Il nome deve iniziare con una lettera o con il carattere underscore ( _ ) e la sua lunghezza non deve superare i 31 caratteri (ovviamente non vi capiterà mai di creare una variabile lunga più di 31 caratteri quindi il problema non dovrebbe mai verificarsi). Fate attenzione al fatto che il linguaggio C è un linguaggio case sensitive ovvero fa distinzione tra lettere maiuscole e minuscole. Questo per dirvi che il nome “Lunghezza” è differente da “lunghezza”, queste due parole per il lnguaggio C sono estremamente differenti cosa che non accade con tutti i linguaggi di programmazione.
  • Il tipo di dato contenuto all’interno della variabile. Possono esserci differenti tipi di dato, dall’intero al char. Continuando a leggere la guida troverete un link che vi manderà alla lezione in cui verrà trattato l’argomento tipi di dato.

La comodità delle variabili è la possiamo di compiere delle operazioni sul valore utilizzando semplicemente il nome, proprio come accade nel nostro programma: s = a + b; questa operazione fa la somma dei valori contenuti in a e b e la mette nel valore della variabile s. Quindi se a e b avessero rispettivamente i valori 3 e 5, al termine dell’operazione (s = a + b), s avrà valore 8.

Il contenuto della variabile può assumere differenti tipi di valori, i principali sono elencati nella tabella sottostante:

Tipo Descrizione Numero bit
short int numeri interi compresi tra -32768 e +32767 16
int numeri interi compresi tra -2.147.483.648 e +2.147.483.648 32
float numeri in virgola mobile in singola precisione 32
double numeri in virgola mobile in doppia precisione 64
char valore alfanumerico 8

Per conoscere tutti i tipi di dato e tutte le loro sfaccettature vi rimando alla lezione Tipi di dato (consigliatissima la lettura per poter comprendere a meglio la semantica delle variabili.

Le variabili per poter essere utilizzate in un programma vanno dichiarate, ossia va “comunicato” al programma il tipo e il nome della variabile che andremo ad utilizzare. Dopo la fase di dichiarazione è solito inizializzare la variabile ossia attribuirle un valore iniziale puramente arbitrario. Per scoprire come dichiarare e inizializzare una variabile, vai alla lezione: Come dichiarare una variabile.

Un’altro elemento molto importante che non compare nel nostro programma d’esempio è la costante. Le costanti, come le variabili, sono dei contenitori di informazioni, con un’unica ma sostanziale differenza: Le costanti.

Una volta acquisiti tutti i concetti descritti nelle tre lezioni Le variabili, Tipo di dato e Come dichiarare una variabile, possiamo passare alla quinta riga del codice, dove le cose si fanno già un più interessanti, introducendo il concetto di scanf: La funzione scanf.

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Staff Melabu

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